Post n° 21 - Pace, questa sconosciuta
“La libertà degli altri lungi
dall’essere un limite o la negazione della mia libertà. Ne è invece la
condizione necessaria e la conferma.” - Michail Bakunin, Dio e lo Stato
Chi
vive in pace non esprime idee che vanno contro altri, siano essi gay, etero, neri,
bianchi o di altre etnie, di destra, di sinistra, ecc. Chi vive in pace, non ha
bisogno di discriminare nessuno né di togliere alcun diritto agli altri. Chi
vive in pace non si sente minacciato dagli altrui diritti nati da idee diverse,
e si limita a vivere la propria esistenza con le proprie idee, evitando di
attaccare gli altri per un motivo qualsiasi. Chi vive in pace può anche
scendere in piazza ma manifesta pacificamente per un proprio diritto, non
contro quelli che potrebbero essere (e probabilmente sono) i diritti degli
altri. Chi vive in pace è sereno e pacifico e non cerca motivi di scontro per
il calcio, per la politica, per i gusti sessuali o musicali, per decidere se si
debba o meno mangiare animali, per pretendere che gli altri si vaccinino oppure
no, per chi deve o non deve avere figli, per chi è più bravo a cucinare, per
chi ha ragione sulla qualità tecnica e la bellezza o meno di un film , di un
libro o un fumetto, oppure di un disegno, ecc. Chi vive in pace non ha voglia
di confrontarsi con gli altri in discussioni sterili, si limita a esprimere il
suo punto di vista e accetta che alcuni non lo condivideranno né lo
apprezzeranno. Chi vive in pace non ha nemici ma, se qualcuno dovesse andargli
contro, invece che cercare lo scontro si limiterebbe a rispondergli (magari
usando l’arma dell’ironia), sorridere, girarsi e andarsene per la propria
strada.
Ora,
vivendo su questo pianeta e guardandomi intorno con attenzione, la domanda che
mi (e vi) pongo è: chi vive in pace?


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